Predittori e significato prognostico della frazione di eiezione ventricolare destra nei pazienti con cardiomiopatia ischemica


La diminuzione della frazione di eiezione ventricolo destro ( FEVD ) preannuncia una prognosi sfavorevole nei pazienti con cardiomiopatia ischemica, e studi precedenti hanno suggerito una associazione tra rigurgito mitralico e FEVD.

E’ stata valutata questa associazione e se la riparazione o sostituzione della valvola mitrale riguarda il rapporto tra funzione del ventricolo destro e mortalità.

Sono stati inclusi 588 pazienti ( età media 63 anni; 75% maschi ) con cardiomiopatia ischemica che hanno subito risonanza magnetica cardiaca tra il 2002 e il 2008.

Sono state valutate le caratteristiche di base, la frazione di eiezione ventricolare sinistra, la gravità del rigurgito mitralico, la modalità di trattamento, l'entità della cicatrice, e la frazione di eiezione del ventricolo destro.
È stata studiata l'associazione tra rigurgito mitralico e FEVD, e tra FEVD e mortalità, rispettivamente.

Dopo aggiustamento per età, sesso, frazione di eiezione ventricolare sinistra, blocco di branca destro e cicatrice del ventricolo destro, la gravità del rigurgito mitralico è risultata associata in modo indipendente a FEVD.

Ci sono stati in totale 240 decessi nel corso di un tempo mediano di follow-up di 5.7 anni.

Dopo aggiustamento per variabili multiple, ogni diminuzione del 10% della frazione di eiezione del ventricolo destro era associata a un aumento del rischio di mortalità del 17% ( P=0.008 ).

Anche se il calo della frazione di eiezione del ventricolo destro era associato a una prognosi sfavorevole nel gruppo senza riparazione ( hazard ratio, HR=1.28; P minore di 0.001 ), non era associato alla mortalità nel gruppo di riparazione o di sostituzione della valvola mitrale ( P per interazione=0.046 ).

In conclusione, la gravità del rigurgito mitralico era un predittore indipendente della frazione di eiezione del ventricolo destro, come lo sono stati il blocco di branca destro, la frazione di eiezione ventricolare sinistra, e la presenza di cicatrice del ventricolo destro.
Il calo della FEVD è risultato associato a un aumento della mortalità nei pazienti con cardiomiopatia ischemica; tuttavia, questa associazione può essere mitigata nei pazienti che si sottopongono a riparazione o sostituzione della valvola mitrale. ( Xagena2016 )

Sabe MA et al, Circulation 2016; 134: 656-665

Cardio2016



Indietro

Altri articoli

Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...


L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...



Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...


ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...


Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...


L'ipertensione apparente resistente al trattamento ( aTRH ) è prevalente e associata a esiti avversi nell'insufficienza cardiaca con frazione di...


L'Acetazolamide ( Diamox ) inibisce il riassorbimento tubulare prossimale del sodio e migliora la decongestionazione nello studio ADVOR ( Acetazolamide...


La pre-insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( pre-HFpEF ) è comune e non prevede una terapia specifica oltre...


L’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) è in aumento in prevalenza ed è associata ad un...